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Il Blog del corso di formazione: Tecnico di produzione pagine web - anno formativo 2007-2008
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DOMANDA
Cosa vuol dire PHP?
RISPOSTA
Originariamente significava Personal Home Page, proprio perchè nato da un'esigenza personale. Negli anni il suo significato è cambiato in "PHP Hypertext Preprocessor". La prima «P» indica lo stesso PHP. Si tratta di un «acronimo ricorsivo» come GNU (GNU's Not Unix).
Multicanalità, integrazione e sinergie tra diversi canali di comunicazione e distribuzione: sono concetti ormai ampiamente condivisi e entrati a pieno titolo nelle strategie di marketing aziendali.
Ma come si sono evoluti nell'era del 2.0? sono ancora validi? è realmente l'azienda che decide le strategie da adottare, oppure il potere di decidere come muoversi tra i diversi canali è soprattutto nelle mani del cliente? chi è il vero protagonista delle strategie di marketing? e quali sono gli strumenti che utilizza?
Per poter utilizzare la nuova funzione offerta da Microsoft, gli utenti dovranno essere in possesso di un account Live, indispensabile per accedere alla maggior parte dei servizi online offerti dal colosso dell'informatica. Una volta installato, il plugin provvede alla ricerca dei contatti disponibili per ogni account, offrendo la possibilità di selezionare il numero di amici da invitare alla sessione di ricerca collaborativa. Utilizzando la funzione "Search" di Internet Explorer, ogni utente ha così la possibilità di condividere istantaneamente i risultati della propria ricerca con gli account invitati alla sessione. Le ricerche vengono poi memorizzate dal plugin, che può così offrire una cronologia delle pagine visitate in differita, per i membri del gruppo di ricerca eventualmente assenti. Tutti gli utenti hanno, inoltre, la possibilità di scrivere commenti sulla qualità delle pagine Web visitate, piccole recensioni soggette a un semplice sistema di votazione (in stile Digg) da parte degli altri utenti. Salvo possibili cambiamenti, SearchTogether dovrebbe essere disponibile per il download nel corso della tarda primavera del 2008.
Durante l'appuntamento del TechFest, i responsabili della sezione Microsoft Research hanno presentato altri due progetti tesi a migliorare la qualità delle ricerche online per gli utenti. È in fase di sviluppo l'applicativo CoSearch, un nuovo sistema di ricerca collaborativa focalizzato sulle ricerche di gruppo attraverso un unico personal computer: un prototipo molto promettente, che potrebbe trovare numerosi impieghi soprattutto in ambito educativo, consentendo una sorta di brainstorming esteso alla Rete [pdf]. Oltre a CoSearch, Microsoft Research ha presentato un altro interessante prototipo per le ricerche online: SearchBar. Il nuovo servizio applica il principio di funzionamento della cronologia, dei siti Web visitati, ai risultati delle ricerche effettuate online. Attraverso una struttura ad albero, SearchBar memorizza i risultati di ogni ricerca suddividendoli per argomenti su indicazione dell'utente. Il sistema provvede, inoltre, a memorizzare le pagine visitate, permettendo all'utente di svolgere ricerche anche molto complesse ed estese senza il timore di perdere alcun risultato di ogni singola fase di ricerca.
Mentre il periodo di rilascio per SearchTogether è ormai certo, Microsoft non ha fornito un calendario preciso per l'introduzione di CoSearch e SearchBar.
Google è stato invitato a non pubblicare all'interno di Google Earth immagini troppo dettagliate delle basi militari americane. La richiesta, partita direttamente dal Pentagono e volta a salvaguardare la sicurezza in ambito militare, è giunta in seguito alla visione di immagini considerate troppo ravvicinate della base di Fort Sam Houston in Texas.
Il generale Gene Renuart, a capo dell'U.S. Northern Command, si è dimostrato preoccupato per il livello di dettaglio con cui il servizio Street View permette di visualizzare la base in questione, offrendo una visione a 360 gradi dell'area. «Mostra attualmente dove le guardie sono posizionate. Mostra come i cancelli si aprano e si chiudano. Mostra come entrare e uscire dagli edifici», ha dichiarato Renuart. «Penso che ciò costituisca un rischio reale per la sicurezza delle nostre installazioni militari».
Il Pentagono ha riferito prontamente a Google i rischi e si aspetta una piena collaborazione da parte del motore di ricerca nel rimuovere la visione delle installazioni militari dal servizio Street View. La raccolta di informazioni sensibili relative alle basi militari è però già contraria alle politiche adottate dal motore di ricerca. Come è possibile quindi che ciò sia accaduto? Google parla di un errore. «Siamo stati contattati dai militari», ha riferito il portavoce di Google Larry Yu, «e abbiamo accolto le loro richieste in quelle aree in cui hanno espresso lamentele relative alle immagini».